Dal 2026 POS e Registratore di Cassa dovranno essere collegati: ecco cosa cambia (e perché conviene muoversi subito)
Con la Legge di Bilancio 2025 è stato introdotto un obbligo importante che riguarda tutti gli esercenti italiani: dal 1° gennaio 2026, i dispositivi POS dovranno essere collegati ai registratori di cassa telematici.
L’obiettivo è aumentare la trasparenza nei pagamenti digitali e contrastare in modo più efficace l’evasione fiscale, grazie all’automatica trasmissione dei corrispettivi elettronici all’Agenzia delle Entrate.
In pratica, ogni pagamento effettuato con carta, bancomat o app dovrà essere memorizzato dal registratore di cassa, che trasmetterà quotidianamente l’importo totale degli incassi elettronici. Non verranno trasmessi dati sensibili del cliente, ma solo i valori complessivi incassati tramite strumenti digitali.
Questo obbligo riguarda la maggior parte delle attività commerciali: dai negozi ai ristoranti, dai bar agli artigiani, fino a parrucchieri, centri estetici e professionisti con cassa. Sono esclusi solo coloro che, per legge, non sono tenuti alla certificazione dei corrispettivi.
Le sanzioni non sono leggere
Il mancato adeguamento a questa norma può comportare:
- Multe da 1.000 a 4.000 euro per mancata interconnessione tra POS e registratore, valido anche qualora il collegamento venga meno e vi sia un guasto;
- Sanzioni fino a 100 euro per ogni operazione non trasmessa correttamente (con tetto di 1.000 euro a trimestre);
- In casi gravi o reiterati, la sospensione dell’attività fino a un mese.
Agire in anticipo conviene, per più di un motivo.
Molti esercenti stanno ancora valutando come muoversi, ma aspettare troppo potrebbe essere un errore. Qualora l’attuale modello di POS non sia compatibile, sarà necessario provvedere alla sostituzione.
Cambiare POS non è immediato: tra burocrazia, attivazione del contratto, spedizione e configurazione, possono servire anche venti giorni lavorativi. In prossimità della scadenza del 2026, con l’aumento delle richieste, i tempi potrebbero allungarsi ulteriormente.
Ma c’è un altro motivo per cui conviene agire ora: potrebbe essere l’occasione giusta per risparmiare.
Cambiare POS non significa solo mettersi in regola: per molti esercenti può essere anche un’opportunità per abbattere i costi di gestione. Spesso, i vecchi contratti POS stipulati con le banche prevedono commissioni elevate, non sempre monitorate con attenzione. È buona prassi verificare le proprie attuali condizioni, e confrontarle con le soluzioni oggi disponibili sul mercato.
Per questo ti consigliamo di controllare le commissioni che stai pagando oggi: potresti scoprire che adeguarti alla normativa può essere anche un vantaggio economico.
Per l’aggiornamento atto alla memorizzazione da parte dei registratori dell’attività dei POS, siamo ad oggi in attesa delle specifiche tecniche da parte di AdE per il nuovo tracciato XML.
Noi possiamo occuparci di tutto
La nostra azienda offre un servizio completo per accompagnarti passo dopo passo in questo cambiamento. Ci occupiamo di:
- Verifica tecnica della compatibilità dei tuoi dispositivi;
- Fornitura di POS e registratori interconnessi, già pronti per il 2026;
- Installazione, configurazione e formazione del personale;
- Assistenza continua, anche dopo l’attivazione.
Siamo già operativi e pronti a seguirti senza intoppi, evitandoti perdite di tempo, errori o problemi con l’Agenzia delle Entrate.
Conclusione
L’obbligo in arrivo può sembrare un’ennesima scadenza da affrontare, ma con il giusto partner può trasformarsi in un’occasione per semplificare la gestione fiscale, aggiornare i tuoi strumenti di lavoro e magari risparmiare anche sui costi delle transazioni. Verifica la tue commissioni!
Non aspettare il 2026. Contattaci ora per una verifica gratuita, senza impegno. Ti aiuteremo a fare chiarezza e a prepararti nel modo più semplice e vantaggioso.